Correre nella natura vuol dire avere a che fare con essa al 100%. Stati di allerta, maltempo, pioggia e neve in quota sono sempre da considerare. Non c’è nessuno che non si sia mai posto il dubbio “parto o no?“. Ma quando bisogna tirarsi indietro? Non si può essere esaustivi in poche righe, ma proviamo a fare lo stesso un po’ di chiarezza?

 

 

Quali sono le condizioni avverse?

Iniziamo dal provare a definire quali sono queste condizioni meteo avverse. O meglio, quali sono i fattori che possono far diventare una bella giornata di corsa una pericolosa esperienza da non ripetere.

L’ambiente

Innanzitutto l’ambiente stesso fa la differenza. Una bella giornata estiva non è detto che sia piacevole ovunque. La montagna è rinomata per subire cambiamenti climatici repentini. Imparate a conoscere il vostro territorio e come si trasforma nelle varie condizioni meteorologiche.

Le condizioni meteo

In secondo luogo ci sono le condizioni meteorologiche stesse. Una pioggerellina fine è cosa ben diversa dal trovarsi un fortunale in quota. 35 gradi, il Sole di mezzogiorno e nessun riparo può essere piuttosto pericoloso. Controllate sempre le previsioni meteo e gli avvisi di allerta degli enti locali. Evitate le giornate più pericolose, piuttosto rinviate l’allenamento.

La fortuna

L’ultimo, ma non meno importante, una buona dose di fortuna e di osservazione. La prima ci si può fare poco, ma grazie alla seconda si possono almeno ridurre i danni. Il clima non è mai prevedibile al 100%, ma la natura vi dà sempre avvisaglie della sua evoluzione nell’immediato. Se sentite tuonare cercate di non farvi trovare in quota. Considerate sempre che potreste fare variazioni di percorso al volo, per rientrare prima o sfuggire a condizioni meteo pericolose. Studiate sempre con cura il percorso, specialmente ripari e centri abitati in cui rifugiarvi in caso di bisogno.

Quando partire e quando no?

La domanda fatidica: parto o no? Me la rischio? Evito e rinvio? A parte casi eccezionali, non c’è una risposta univoca a questo dilemma amletico. Ovviamente se c’è allerta massima vi consiglio il divano e la cioccolata calda. Per il resto siete voi a dover valutare con sincerità e modestia le condizioni climatiche attuali e previste e il vostro organismo. Se avete deciso di partire comunque considerate sempre tutte le possibilità, vie di fuga e strade alternative comprese. Avvisate sempre qualcuno di dove andate, e teneteli aggiornati sui cambiamenti di percorso. Se la situazione è evidentemente troppo pericolosa, evitate di creare problemi a voi e agli altri. Usate il cervello, non solo le gambe.

In questo sport è la natura a comandare, mai noi. E questa è un qualcosa che dobbiamo sempre tenere a mente. Quando lo scordiamo è quando poi succedono infortuni e fatti spiacevoli.


Sirio

La mia storia sportiva inizia sin da bambino, quasi sempre atletica leggera (marcia). Dopo qualche anno di stop rimetto le scarpette e scopro il Trail Running e la sua filosofia. Da allora condivido questa mia passione e il mio territorio su questo blog